PROFESSIONE - P.O.S. obbligatorio dal 2014
Pubblicato il: 04/09/2013
Premesso che la pratica attuazione di questo obbligo dipende dall'emissione di un decreto interministeriale, del quale allo stato nulla si conosce, è noto che l'iniziativa è finalizzata ad aumentare i pagamenti in moneta elettronica per combattere l'evasione fiscale.
Posto che i pagamenti da 1.000 euro in su sono già assoggettati all'obbligo della tracciabilità (divieto di uso del contante) è francamente difficile capire perché questo limite non possa essere abbassato a 500 euro o ancora meno (comunque ad un limite compatibile col costo minimo di una prestazione professionale).
La tracciabilità resterebbe così ampiamente garantita, senza oneri per i professionisti e i clienti.
Ma siccome a pensar male eccetera, non si può fare a meno di considerare che l'installazione di oltre due milioni di POS negli studi professionali gioverà solo alle banche, che guadagneranno sulle commissioni e sui canoni del servizio.
Se questa misura fosse indispensabile per combattere l'evasione fiscale potremmo anche sopportarla: ma più che iniquo questo obbligo è inutile e quindi vessatorio; per questo motivo ne auspichiamo la rapida soppressione.
Stefano Batisti